FTTH: Il monopolio sull’impianto condominiale

27/4/2018 10:11:20
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FTTH: Il monopolio sull’impianto condominiale

Le aziende TLC che realizzano reti in fibra ottica affermano il loro diritto di cablare in fibra ottica immobili dove sono presenti solo alcuni abbonati ma con l'intento di arrivare a tutti gli abitanti del condominio. Si fa riferimento al D. L. del 15 febbraio 2016 n. 33 come diritto di portare FTTH a tutti anche se il condominio si sia già dotato di impianto multiservizio come previsto dalla legge 164/2011 e dall'art. 135 bis del Testo Unico dell'edilizia.



Il vizio del "primo arriva, prima alloggia" non guarda in faccia a nessuno

Il problema da noi sollevato (news del 25/8/2017 "Grandi aziende di installazione entrano nel condominio per realizzare impianti in fibra" e news in data 14/9/2017 con la news "Arriva la fibra ottica: quale fibra? di chi? ... cosa trasporta?") oggi finalmente inizia ad avere risonanza nazionale di un certo rilievo. Il Sole 24ore in data 24/04/2018 a firma Marco Marchiani tratta l'argomento in un interessante articolo, come pure è stato ripreso con un altro articolo di Luca Baldin project manager di Smart building sull'Installatore Elettrico

Così si legge nell'articolo del Sole24 ...

"Attribuire un diritto non significa affatto libertà di imposizione e di utilizzo di tempistiche e metodologie a proprio piacimento"

«Tanto che nella norma si prevede addirittura il ricorso ad una Autorità di conciliazione ed in caso di mancato accordo resta lo stesso ricorso all'Autorità Giudiziaria».

«Perciò, l'Ente (cioè l'operatore) chiede e non impone ed il proprietario (il condominio nel caso in cui i cavi passano negli spazi comuni) non è supinamente soggetto ad accettare e può indicare le proprie esigenze».

"In ogni caso il consenso all'accesso non si può ritenere rientrante negli ordinari poteri dell'amministratore ma dovrà essere espresso dall'assemblea"

"non si scordi poi il problema delle "garanzie" contro eventuali danneggiamenti"

"la materia è pur sempre regolata dai principi dettati in linea generale dagli articoli 1027 e seguenti del Codice Civile. Occorre perciò ottenere il consenso da parte dei proprietari".

Finalmente è arrivato il momento di fare chiarezza da parte degli organi amministrativi preposti su questi aspetti prima che con la scusa di FTTH si arrivi ad una situazione che finisce per bloccare la digitalizzazione importantissima per tutti i cittadini a favore di interessi di parte.

Riscoprire il diritto del libero accesso alle reti di tlc o tv come a qualsiasi fonte di informazione da parte dei cittadini attraverso impianti aperti e non legati al singolo operatore ci sembra di ricordare sia ancora un diritto sancito dalla Costituzione Italiana"

Dobbiamo aiutarci a fare opera di sensibilizzazione affinché siano definite regole certe per un passaggio tecnologico "aperto" verso il digitale e l'ultra larga banda assolutamente indispensabile per la vita di tutti noi.