Corso di tecniche di integrazione di impianto

Qualunque APPLICAZIONE su qualsiasi SCHERMO nella TUA RETE.

L'ambiente domestico è permeato da dispositivi collegati in rete, cablati ma soprattutto wireless che lavorano in campi o "domini" di applicazioni diversi: domotica, elettronica di consumo, terminali mobili e fissi di personal computing, TV digitali. Per esempio la rete di casa deve consentire l'utilizzo spontaneo e aperto per fare in modo che i dispositivi possano esser individuati, collegati e abilitati all'utilizzo delle applicazioni nel momento in cui entrano in contatto con la rete stessa.

Questa possibilità può essere realizzata manualmente oppure in modo automatizzato poiché il rilevamento viene fatto in modo autonomo dalla rete definita allora "aperta" e utile soprattutto per dispositivi portatili che possono spostarsi in aree diverse sotto la copertura della stessa rete o di reti diverse che utilizzano sistemi di comunicazione diversi.

Il numero crescente e la diversità di dispositivi oggi presenti sul mercato, come in particolare sta succedendo in ambiente domestico, comporta il riconoscimento di servizi supportati in base al rilevamento dei diversi protocolli utilizzati per i vari servizi perché prodotti da fornitori diversi.

Quindi gli aspetti fondamentali che una possibilità di collegamento coinvolge sono:

• il riconoscimento dei dispositivi,
• il riconoscimento del protocollo utilizzato dal particolare dispositivo,
• il riconoscimento del protocollo con cui è stata realizzata l'applicazione e in quale ""dominio" lavora (domotica, terminali fissi e mobili personal computer o Smart TV).

Le "tecniche di integrazione" devono prendere in considerazione sia la parte di rete passiva (cablaggi, derivazioni, partizioni, terminazioni e comunque apparati passivi in genere) sia la parte attiva di gestione dei collegamenti quindi degli apparati attivi ed infine le risorse hardware e software presenti a bordo dei dispositivi.

Per ottenere una possibile interattività è quindi necessario, per esempio, che il software che lavora a cavallo tra un sistema operativo e le applicazioni, (il cosiddetto "middleware"), deve rispondere a due aspetti di eterogeneità:

• la eterogeneità dei protocolli di rilevazione dei servizi presenti (Service Disovery Protocol)
• la eterogeneità di protocolli di interazione con i servizi.

L'interoperabilità è anche difficile tra i dispositivi realizzati da diversi produttori, perché questi possono implementare protocolli di standardizzazione diversi. Una volta definita la possibilità di interazione dei dispositivi e/o domini sarà necessario valutare il "livello di interoperabilità" possibile come per esempio la possibilità di adeguamento alle variazioni dinamiche dell'ambiente della rete.

Perchè scegliere eCletticaLab

eCletticaLab è un laboratorio di integrazione dove, attraverso una ricerca fatta in collaborazione con i maggiori attori del mercato, genera risposte ad esigenze di integrazione di impianti che portano:

• maggiore funzionalità delle infrastrutture di distribuzione
• minore complessità delle reti distributive
• minore probabilità di guasto, maggiore affidabilità
• bassa stratificazione tecnica
• riduzione di costi
• nuovi segmenti di mercato.

Tali soluzioni diventano poi contenuti della formazione che presenta un elevato grado di innovazione sia nei contenuti che nella metodologia tali da essere ad oggi la prima esperienza di "formazione professionale" in questa direzione. Risposta ad un mercato che richiede sempre più i vantaggi tecnologici che la buona integrazione indiscutibilmente richiede.

ASSISTENZA POST FORMAZIONE: Al termine della formazione l'utente avrà a disposizione assistenza telefonica personalizzata per risolvere eventuali problematiche. Viene data la possibilità di ripetere la formazione per chi lo ritenesse necessario senza ulteriore costo aggiuntivo.

Percorsi didattici propedeutici

Per coloro che vogliono prima approfondire le singole aree tecnologiche sono previste (a richiesta e tarati sul singolo utente) formazioni propedeutiche che, seguendo la stessa metodologia didattica basata sulla conoscenza personale dell'allievo, lo forniscono del bagaglio "pratico" di conoscenza tecnica necessaria alle singole aree.
La durata tipica di questi moduli propedeutici varia da 8 a 24 ore (1 o 2 o 3 giorni).

Il singolo utente può avvalersi del "consiglio" dei docenti per individuare il percorso ottimale.
Per chi segue percorsi didattici propedeutici su pianificazione concordata con i docenti la formazione sulla "Integrazione dei sistemi" potrà essere sviluppata in 24 ore (3 giorni).

Studio di sistemi integrati, integrabili e sviluppo di soluzioni efficaci

Il concetto di integrabilità può assumere significati diversi e spesso soggettivi.
Naturalmente occorre un riferimento comune per definire in modo univoco il livello e la qualità dell'integrazione.
Basandosi su norme di riferimento precise è allora possibile definire con certezza il livello di integrabilità che un sistema fisico, uno standard o una applicazione può raggiungere.
Sarà importante per ciascun operatore della filiera, nella scelta dei prodotti o delle soluzioni che vorrà fornire ai propri clienti, potersi riferire a precisi concetti di garanzia.

Se da un lato possono sembrare concetti complessi è anche vero che gli stessi costituiscono un passaggio fondamentale verso le nuove economie legate alla comunicazione digitale. Occorre quindi che oggi, gli operatori in qualsiasi settore economico e sociale si confrontino con questi aspetti perché da essi dipende il successo della loro attività.