Corso cablaggio strutturato

Storicamente la cablatura degli edifici ha seguito la logica che prevede un infrastruttura per i collegamenti di dispositivi e apparati "servizio per servizio": impianto elettrico, impianto videocitofonico, impianto tv, impianto telefonico.
Ad ogni servizio il suo impianto. Ne consegue una cablatura "a strati" che ovviamente ha bisogno di spazio, di tanto rame, con gravi disagi non solo realizzativi ma di manutenzione, di ampliamento e di utilizzo. Ne risentono costi, funzionalità ed affidabilità.

"Strutturare" il cablaggio significa dare regole certe, seguendo le quali, si realizza una unica struttura, una volta per tutte, polifunzionale, su cui possono appoggiarsi molteplici servizi con grande affidabilità, efficienza nonché di facile espandibilità.

Un "cablaggio strutturato" inizialmente aveva come obiettivo fondamentale quello di essere una unica struttura capace di veicolare servizi diversi, ciascuno con un proprio protocollo di comunicazione, veicolando segnali analogici o digitali, dati, telefonia, audio, video. Alla luce del fatto che oggi tutti i segnali assumono una forma digitale e di fatto si è sancito come protocollo di comunicazione "per tutti" il protocollo IP, un "cablaggio strutturato" diviene di fatto un elemento imprescindibile quando si ricerca la "integrazione" dei vari sistemi di comunicazione tra loro.

Realizzare una soluzione di impianto "adattiva" nel tempo alle esigenze che cambiano, che consenta una riconfigurazione "facile" senza per esempio dover comunque realizzare opere murarie, e soprattutto standardizzata e certificabile diventa una garanzia per l'utente stesso, sia in ambito lavorativo che civile. Se in ambito industriale e dei servizi l'esigenza di "strutturare" la trasmissione dati, audio, video, e consolidata da anni, negli ultimi tempi questa esigenza, in modo molto più forte, è nata a livello della abitazione. E di fatto le "performance" di trasporto richieste alla rete a livello abitativo sono molto più spinte rispetto alla maggior parte delle applicazioni a livello industriale. Pensiamo alla necessità di veicolare contemporaneamente all'interno della stessa rete più programmi HDTV destinati a schermi diversi.

Tipicamente poi, un cablaggio strutturato può avvalersi di due portanti fisici diversi: il cavo Twisted Pair di tipo UTP/ FTP con le quattro coppie "twistate", oppure la Fibra Ottica sia essa di tipo multimodale MMF che monomodale SMF. La gestione di questi portanti e degli apparati terminali passivi (prese e connettori, apparati di derivazione) definisce la "classe di applicazione" cioè la "banda passante" e quindi la Bit rate trasportabile. Queste prestazioni sono poi certificate dalla "categoria" del cablaggio realizzato. Questa funzionalità (classe di applicazione e di conseguenza categoria del cablaggio) è l'elemento primario certificato poiché risponde alla "regola dell'arte" dettata a livello europeo dalle norme EN 50173 ed EN 50174.